SPETTACOLO DI TEATRO RAGAZZI
INTI con il sostegno della Residenza artistica di Novoli presenta
ZANNA BIANCA - DELLA NATURA SELVAGGIA
di Francesco Niccolini
Liberamente ispirato ai romanzi e alla vita avventurosa di Jack London
Regia: Francesco Niccolini e Luigi D'Elia
Con: Luigi D'Elia
Scene costruite da: Luigi D'Elia
Luci: Paolo Mongelli
Distribuzione: Francesca Vetrano
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VINCITORE PREMIO EOLO AWARDS 2019 MIGLIOR SPETTACOLO
Nel grande Nord, al centro di un silenzio bianco e sconfinato, una lupa con chiazze di pelo color rosso cannella sul capo e una lunga striscia bianca sul petto, ha trovato la tana migliore dove far nascere i suoi cuccioli. Tra questi un batuffolo di pelo che presto diventerà il lupo più famoso di tutti i tempi: Zanna Bianca.
Luigi D'Elia e Francesco Niccolini tornano nel luogo che amano di più, la grande foresta.
Ma se cinque anni fa l'avevano raccontata con gli occhi di un bambino meravigliato e di un nonno esperto e silenzioso, questa volta rinunciano agli esseri umani e alle loro parole, per incontrare chi della foresta fa parte come le sue ombre, il muschio, l’ossigeno: i lupi.
Questo è uno spettacolo che ha gli occhi di un lupo, da quando cucciolo per la prima volta scopre il mondo fuori dalla tana a quando fa esperienza della vita, della morte, della notte, dell’uomo, fino all'incontro più strano e misterioso: un ululato sconosciuto, nella notte. E da lì non si torna più indietro.
Un racconto che morde, a volte corre veloce sulla neve, altre volte si raccoglie intorno al fuoco. Un omaggio selvaggio e passionale che arriva dopo dieci anni di racconto della natura, a Jack London, ai lupi, al Grande Nord e all’antica e ancestrale infanzia del mondo.
Si ringrazia
Nel grande Nord, al centro di un silenzio bianco e sconfinato, una lupa con chiazze di pelo color rosso cannella sul capo e una lunga striscia bianca sul petto, ha trovato la tana migliore dove far nascere i suoi cuccioli. Tra questi un batuffolo di pelo che presto diventerà il lupo più famoso di tutti i tempi: Zanna Bianca.
Luigi D'Elia e Francesco Niccolini tornano nel luogo che amano di più, la grande foresta.
Ma se cinque anni fa l'avevano raccontata con gli occhi di un bambino meravigliato e di un nonno esperto e silenzioso, questa volta rinunciano agli esseri umani e alle loro parole, per incontrare chi della foresta fa parte come le sue ombre, il muschio, l’ossigeno: i lupi.
Questo è uno spettacolo che ha gli occhi di un lupo, da quando cucciolo per la prima volta scopre il mondo fuori dalla tana a quando fa esperienza della vita, della morte, della notte, dell’uomo, fino all'incontro più strano e misterioso: un ululato sconosciuto, nella notte. E da lì non si torna più indietro.
Un racconto che morde, a volte corre veloce sulla neve, altre volte si raccoglie intorno al fuoco. Un omaggio selvaggio e passionale che arriva dopo dieci anni di racconto della natura, a Jack London, ai lupi, al Grande Nord e all’antica e ancestrale infanzia del mondo.
Si ringrazia
Riservato anche alle classi che hanno aderito alle didattiche della visione di ATEATRORAGAZZI per l'a.s. 2018/19
Luigi D’Elia è narratore, costruttore di scene ed educatore ambientale.
Conduce una ricerca originale tra le più interessanti in Italia sul racconto della natura, per i ragazzi e gli adulti.
Ha vinto il Premio Eolo, il principale riconoscimento italiano per la ricerca nel teatro ragazzi, e per due volte il Festival Festebà di Ferrara.
Con il libro Aspettando il vento, pubblicato da Becco Giallo, è stato finalista al Premio Andersen di Letteratura per l’Infanzia.
Ha raccontato in Italia, Svizzera, Spagna, Cile, in italiano e in spagnolo.
Ha all’attivo, insieme a Francesco Niccolini, cinque spettacoli: Storia d’amore e alberi, tratto da L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono, le storie originali La Grande Foresta e Aspettando il vento, Il Giardino delle magie, ispirato alla storia d’amore di André Gorz e Dorine Kahn e Cammelli a Barbiana, un racconto su Don Lorenzo Milani e la sua scuola. I suoi racconti hanno superato le 400 repliche.
Ha fatto nascere dai suoi spettacoli il progetto di forestazione partecipata Un Bosco in Paradiso.
Lavora da oltre quindici anni in progetti con bambini, ragazzi e maestre.
È promotore e coordinatore a Brindisi di un Tavolo docenti sui diversi linguaggi per l’educazione ambientale. Insieme alla cooperativa AMANI anima le attività del Consiglio Comunale dei Ragazzi della sua città.
È stato tra i soci fondatori della Cooperativa Thalassia con la quale ha animato la ricerca culturale e ambientale della Riserva di Torre Guaceto e della Residenza teatrale di Mesagne.
Il nuovo progetto artistico si chiama INTI, Landscape of the moving tales.
Conduce una ricerca originale tra le più interessanti in Italia sul racconto della natura, per i ragazzi e gli adulti.
Ha vinto il Premio Eolo, il principale riconoscimento italiano per la ricerca nel teatro ragazzi, e per due volte il Festival Festebà di Ferrara.
Con il libro Aspettando il vento, pubblicato da Becco Giallo, è stato finalista al Premio Andersen di Letteratura per l’Infanzia.
Ha raccontato in Italia, Svizzera, Spagna, Cile, in italiano e in spagnolo.
Ha all’attivo, insieme a Francesco Niccolini, cinque spettacoli: Storia d’amore e alberi, tratto da L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono, le storie originali La Grande Foresta e Aspettando il vento, Il Giardino delle magie, ispirato alla storia d’amore di André Gorz e Dorine Kahn e Cammelli a Barbiana, un racconto su Don Lorenzo Milani e la sua scuola. I suoi racconti hanno superato le 400 repliche.
Ha fatto nascere dai suoi spettacoli il progetto di forestazione partecipata Un Bosco in Paradiso.
Lavora da oltre quindici anni in progetti con bambini, ragazzi e maestre.
È promotore e coordinatore a Brindisi di un Tavolo docenti sui diversi linguaggi per l’educazione ambientale. Insieme alla cooperativa AMANI anima le attività del Consiglio Comunale dei Ragazzi della sua città.
È stato tra i soci fondatori della Cooperativa Thalassia con la quale ha animato la ricerca culturale e ambientale della Riserva di Torre Guaceto e della Residenza teatrale di Mesagne.
Il nuovo progetto artistico si chiama INTI, Landscape of the moving tales.